I viaggi del Randonnée.
Luciano illustra e documenta in questa pagina le escursioni, i luoghi e le persone incontrate più interessanti, nel corso dei suoi vagabondaggi sulle montagne delle Alpi, delle Prealpi Lombarde e degli Appennini.
Naturalmente tutti coloro che, Santalbertesi di fatto o per adozione, desiderano rendere note le loro avventure ed escursioni, può trasmetterci la descrizione e le foto, sarà pubblicato in questo sito.
Infatti questa pagina è in continua evoluzione e aggiornamento.
Per maggiori informazioni potete mandare i vostri commenti sul modulo contatti.
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30 Gennaio 2015 - Sentiero del postino mt. 1.170
Questo bel percorso parte da Artana, piccolo paesino dietro al lesima e raggiungibile da Capannette di Pey. Da Artana si scende al torrente Borreca e lo si guada per poi risalire al Pizzonero, che in inverno è disabitato. Da pizzonero si prosegue in costa e si raggiunge Buzzi, da cui si scende di nuovo per attraversare il Borreca. Poi si sale a begli paese nata le di Arturo Toscanini e infine si raggiunge Artana.
16 ottobre 2014 - Monte Gleno mt. 2.882
Bella giornata autunnale per salire al Gleno e visitare i resti della diga che il 1° dicembre 1923 crollò e causò la morte di ca. 360 persone. Salita in solitaria per tracce nell'ultimo tratto.
28 agosto 2014 - Gran Paradiso mt. 4.061
Salita al Gran Paradiso partendo da Cogne. Percorso molto lungo con sosta al bivacco mt. 3.200 per la notte e il giorno dopo attraverso il ghiacciaio della Tribolazione. Faticoso ma appagante, panorami stupendi in una giornata limpida e fredda.
13 marzo 2014 - Grigna meridionale mt. 2.184
Salita alla Grignetta dalla cresta Sinigaglia integrale. Percorso invernale in ambiente quasi himalaiano per la quantità di neve che abbiamo trovato. Ultimo pezzo impegnativo dove abbiamo fatto sicurezza con la corda.
20 febbraio 2014 - Ferrata RAT ai Corni di Canzo (Lecco)
Ferrata abbastanza difficile per la continuità e l'esposizione, comunque molto bella da fare. Percorsa con mio fratello Giorgio.
15 ottobre- Ferrata al Corno di Medale (Lecco)
Con l'amico Fausto ho percorso questa ferrata considerata "difficile" per l'esposizione che si deve affrontare, adrenalina a go go. Alla fine però la soddisfazione è tanta!
7 e 8 settembre- Ferrate sulla Roda di Vael e il Majarè (Val di Fassa)
Con un gruppo del CAI di Pavia, abbiamo raggiunto il rifugio Roda di Vael. Quindi lo stesso giorno abbiamo fatto una facile ferrata sulla cresta della Roda di Vael sino alla cima posta a 2.867 mt. sml . La domenica mattina abbiamo affrontato la ferrata al Majorè, più difficile, ma molto bella.
30 agosto 2013 - Monte Leone e Briathorn, sulle Lepontine
Dal passo del Sempione, risalendo la vasta morena e il successivo ghiacciaio, si raggiunge il colletto a 3200 mt. poi lunga traversata verso le pendici del monte Leone a mt. 3550 ( nella foto con la vetta nella nebbia).
Nel ritorno il Briathorn a mt. 3420 ca.
Nel ritorno il Briathorn a mt. 3420 ca.
10 agosto 2013 - Sentiero Roma
Con Stefano e Nicolaj (russo di Mosca) abbiamo percorso in tre giorni, il sentiero integrale da Lonate Mezzola sino a Filolera, passando sotto cime famose come il Badile, il pizzo Torrone e il Disgrazia. Primo giorno da Lonate a rifugio Gianetti, con una rampata di 2300 mt. e poi via in quota.
Paesaggi incantevoli delle Alpi Retiche.
La foto ci riprende dopo la salita al Passo del Cameraccio mt. 2950
Paesaggi incantevoli delle Alpi Retiche.
La foto ci riprende dopo la salita al Passo del Cameraccio mt. 2950
26 giugno 2013 - Corno Stella e Monte Toro
Partenza da Foppolo. Nella notte ha nevicato sopra i 2.000 mt.
Ambiente invernale. Comunque bella camminata lungo le creste che portano dal lago Moro al monte Toro e in discesa verso il passo di Dordona.
Mt. 2.621
Sotto l'ambiente innevato del gruppo dei Masoni mt. 2.663
Ambiente invernale. Comunque bella camminata lungo le creste che portano dal lago Moro al monte Toro e in discesa verso il passo di Dordona.
Mt. 2.621
Sotto l'ambiente innevato del gruppo dei Masoni mt. 2.663
20 giugno 2013 - Pizzo Pegherolo
Con mio fratello Giorgio partiamo da S. Simone, stazione sciistica nei pressi di Foppolo. Montagna non facile. Lunga cresta a tratti molto esposta e non attrezzata.
Mt. 2.369
Mt. 2.369
20 agosto 2012 - Pizzo del Diavolo di Tenda
Io e mio figlio Stefano partiamo da Carona (Val Brembana) mt. 1.100, arrivo in vetta a mt. 2.914 , disl. 1.814 mt. distanza totale percorsa km. 29 nel tempo totale meno di 8 ore.
Io e mio figlio Stefano partiamo da Carona (Val Brembana) mt. 1.100, arrivo in vetta a mt. 2.914 , disl. 1.814 mt. distanza totale percorsa km. 29 nel tempo totale meno di 8 ore.
Visualizza Pizzo Del Diavolo di Tenda in una mappa di dimensioni maggiori
6 settembre 2012 - Salita alla Punta Gnifetti (Monte Rosa) alt. 4.554 mt
Il 6 sett. io e mio cugino Marco, partiamo da Pavia per arrivare ad Alagna Val Sesia alle 10,00. Purtroppo scopriamo che la funivia fa un solo viaggio alle 14,30, quindi ci tocca aspettare. Alle 15,30 sbarchiamo a Punta Indren a mt. 3.260 e ci incamminiamo per raggiungere il rifugio Gnifetti alle 16,15 a quota 3.683 mt. Ci informiamo con il gestore del rifugio sulle condizioni della neve, quindi rassicurati partiamo. Infatti la neve è compatta e si cammina bene, comunque raggiunto il Col del Lys a mt. 4.200 ca. decidiamo di mettere i ramponi e ci leghiamo per sicurezza. Da questo punto vediamo la meta posta sulla punta Gnifetti, che finalmente raggiungiamo alle 19,45 con il sole al tramonto.
Felici restiamo a guardare le vette circostanti illuminate da questa luce crepuscolare che mette in risalto le creste ed i bui precipizi (impressionante la parete est del Rosa che precipita per oltre 2.000 verso la valle Anzasca).
Davanti a noi la punta Dufour, il Liskam e il Cervino in lontananza.
Felici restiamo a guardare le vette circostanti illuminate da questa luce crepuscolare che mette in risalto le creste ed i bui precipizi (impressionante la parete est del Rosa che precipita per oltre 2.000 verso la valle Anzasca).
Davanti a noi la punta Dufour, il Liskam e il Cervino in lontananza.
2 agosto 2012 Piz Palù Orientale mt. 3.883
Partiamo alle 5,00 da Lenna (BG) per raggiungere la stazione di Diavolezza in Svizzera. Alle 9,00 con la funivia arriviamo al Rifugio Diavolezza posto a 2.973 mt. che dalla parte opposta ci regala una splendida vista sul Bernina e il suo ghiacciaio che scende sino a S. Moritz. Il Piz Palù è alla sinistra. Finalmente alle 9,30 ci incamminiamo, superiamo il Trovat per roccette per scendere alla vedretta del ghiacciaio, poi dopo un lungo traverso, saliamo tra seracchi e crepacci sino alla sella sotto la vetta. L'ora è tarda, molti escursionisti stanno già scendendo e con il caldo la neve comincia a mancare di consistenza. Prendiamo il ripido pendio (ramponi e picozza) e raggiungiamo la sottile cresta, ai lati le strabiombanti pareti di ghiaccio si perdono nella nebbia incombente. Sono ca. le 12,00 quando calchiamo la vetta del Palù Orientale (foto) . Considerato lo stato della neve e la nebbia, decidiamo di scendere al rifugio.
31 agosto 2008 traversata della Corsica sulle orme del GR 20
Con mio fratello Giorgio, 7 giorni di cammino per quasi 200 Km. e più di 11.000 mt. di dislivello.
Da Calinzana a Conca, passando tra le creste de le Circle del al Solitude, il monte Incudine, la Bavella.
Seguirà il racconto di questa splendida avventura.
Da Calinzana a Conca, passando tra le creste de le Circle del al Solitude, il monte Incudine, la Bavella.
Seguirà il racconto di questa splendida avventura.
20 febbraio 2011 - Appennini ,Tour da Giarolo a Castellaro
Con l'amico Alessandro A., partenza ore 9,00 da Giarolo percorriamo tutte le creste che dalle antenne del Giarolo attraversano il Gropà, l'Ebro, il Chiappo, poi girando a sinistra si prosegue sino al rifugio e quindi si scende a Castellaro.
Molta neve e vento di bufera sulle creste esposte a nord.
Totale ca. 30 km.
Molta neve e vento di bufera sulle creste esposte a nord.
Totale ca. 30 km.
26 giugno 2012 - Ferrata del pizzo del Becco (Val Brembana)
Questa ascensione facile, l'ho affrontata con Andrea Z. (nella foto) . L'avvicinamento è stato un pò lungo, ma soddisfazione in vetta, come si può vedere. Purtroppo la giornata era piuttosto coperta e non abbiamo potuto ammirare lo spettacolo che questa cima, posta in posizione strategica, regala agli appassionati.
I numerosi stambecchi incontrati sembrano fare la guardia e questo monte e noi ci siamo divertiti a fotografarli.
In agosto ho portato anche mio figlio Stefano e quel giorno abbiamo anche preso la pioggia in parete.
I numerosi stambecchi incontrati sembrano fare la guardia e questo monte e noi ci siamo divertiti a fotografarli.
In agosto ho portato anche mio figlio Stefano e quel giorno abbiamo anche preso la pioggia in parete.
Lungo giro sull'alta via dell'Etna, dal Rif. Citelli al Rif. Sapienza 43 km. in un giorno.
Il giorno successivo salita alla vetta mt. 3.324 , in funivia dal Sapienza 2.000 mt. a quota 2.500 mt. poi a piedi.
Le guide non permettono la salita otre quota 2.920 mt. se non accompagnate da loro (costo molto elevato).
Paesaggio spettacolare, vento fortissimo e molto freddo (in vetta - 2°C).
Foto a fianco, Luciano sulla grande colata del 1981 che aveva quasi raggiunto Randazzo. Sotto a sx il bordo del cratere di sud-est , a dx il cratere centrale con la voragine.
Il giorno successivo salita alla vetta mt. 3.324 , in funivia dal Sapienza 2.000 mt. a quota 2.500 mt. poi a piedi.
Le guide non permettono la salita otre quota 2.920 mt. se non accompagnate da loro (costo molto elevato).
Paesaggio spettacolare, vento fortissimo e molto freddo (in vetta - 2°C).
Foto a fianco, Luciano sulla grande colata del 1981 che aveva quasi raggiunto Randazzo. Sotto a sx il bordo del cratere di sud-est , a dx il cratere centrale con la voragine.